CENTRO DI RICERCA ED ELABORAZIONE PER LA DEMOCRAZIA | GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE

APPELLO al popolo, al Parlamento e al governo italiano per il riconoscimento dello Stato di Palestina

Sono 143 gli Stati che nel mondo hanno provveduto al riconoscimento dello Stato di Palestina. Tra di essi undici StatI europei e la Santa Sede (cfr. l’articolo del professor Curti Gialdino che ricostruisce anche la posizione effettiva dell’Italia al riguardo in https://www.ilsussidiario.net/news/scenari-italia-e-stato-di-palestina-le-contraddizioni-politiche-che-e-meglio-evitare/2708836). Il
riconoscimento dello Stato palestinese rappresenta un atto di giustizia verso il popolo palestinese sottoposto da decenni ad un’occupazione militare segnata da continue vessazioni, ridotto a subire atti di guerra e punizioni collettive e, dall’ottobre 2023, vittima di una spietata offensiva bellica condotta con mezzi e fini che hanno travalicato ogni diritto a difendersi da parte dello Stato di Israele, tanto che la Corte Internazionale di Giustizia, adita dal Sud Africa, ritiene plausibile che si tratti di genocidio. A tal punto che dal 26 gennaio scorso la Corte Internazionale di Giustizia pronuncia ordinanze che da misure di contenimento delle operazioni belliche al fine di risparmiare obiettivi civili e garantire l’invio di aiuti umanitari a Gaza, arrivano il 24 maggio scorso fino ad imporre allo Stato di Israele di “fermare immediatamente l”offensiva militare e qualsiasi altra azione nel governatorato di Rafah che possa infliggere al gruppo palestinese di Gaza condizioni di vita che potrebbero portare alla sua distruzione fisica, totale o parziale; di mantenere aperto il valico di Rafah per la fornitura senza ostacoli di servizi di base e assistenza umanitaria urgentemente necessari; di adottare misure efficaci per garantire l’accesso senza ostacoli alla Striscia di Gaza di qualsiasi commissione di inchiesta, missione di indagine o altro organo investigativo incaricato dagli organi competenti delle Nazioni Unite di indagare sulle azioni di genocidio…”. È necessario, perciò, seguire l’esempio che da ultimo i tre Paesi europei di Irlanda, Norvegia e Spagna, con atti unilaterali che spiegheranno la loro efficacia sul piano internazionale dal 28 maggio prossimo, hanno offerto al mondo e alle ragioni della pace da ricercare senza tregua nel Medio Oriente, riconoscendo il diritto alla statualità al popolo palestinese, in un territorio avente i confini anteriormente assegnati prima della occupazione militare israeliana avvenuta con la guerra dei sei giorni del giugno 1967, ricomprendenti Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme. Si chiede, pertanto, al Parlamento e al governo italiano di approvare immediatamente una mozione che impegni il Governo italiano ad avviare senza indugio la procedura per compiere questo coraggioso passo, necessario per consentire l’autodeterminazione del popolo palestinese, cui si deve accompagnare l’impegno immediato e concreto per fermare il genocidio in atto, e far ritirare esercito e coloni israeliani dai Territori palestinesi occupati in violazione del diritto internazionale, nella prospettiva di
uno Stato palestinese indipendente e sovrano.