CENTRO DI RICERCA ED ELABORAZIONE PER LA DEMOCRAZIA | GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO INTERNAZIONALE

Il quarantaquattresimo anniversario della strage di Bologna

Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (CRED) condivide e rilancia le sacrosante parole del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, secondo il quale “”Questa verità fa ancora paura ai nostri attuali governanti, e allora si mette in campo la strategia più disperata, ma anche la più subdola e viscida: quella del silenzio. L’attuale presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del 43/o anniversario parlò di terrorismo, di vigliaccheria e di ferocia, ma si guardò bene dal nominare la matrice fascista. Sui processi ancora in corso per la strage di Bologna si tace: stampa e mass media sono silenti o trattano sbrigativamente la questione come un fatto locale”. E’ essenziale ribadire oggi la matrice fascista di quella strage così pure il suo inserimento in un piano di destabilizzazione del nostro Paese allo scopo di garantirne la collocazione atlantista e promuovere le riforme autoritarie previste nel cosiddetto Piano di rinascita nazionale redatto da Licio Gelli, che secondo la magistratura ha svolto un ruolo di primo piano nella preparazione della strage unitamente ad personaggi delle istituzioni come il Capo dell’Ufficio degli Affari riservati del Ministero dell’Interno Umberto D’Amato e della destra missina come il direttore del Borghese Mario Tedeschi. Molto c’è ancora da scoprire sui retroscena politici e istituzionali di quell’orrendo massacro, e non pare casuale che il governo Meloni si stia cimentando oggi nella realizzazione di alcuni punti nodali del detto Piano di rinascita nazionale. Occorre pertanto ribadire con forza l’opposizione al processo di snaturamento della Costituzione repubblicana oggi in atto colla cosiddetta autonomia differenziata, l’attacco all’indipendenza della magistratura, il premierato autoritario e lo strisciante soffocamento dei diritti di libera espressione e lotta dei cittadini e dei movimenti sociali.