Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia ribadisce la sua solidarietà ai magistrati minacciati e denigrati dal governo Meloni e da alcuni suoi supporter per aver osato riaffermare la priorità delle norme internazionali, della legge e della Costituzione in materia di diritti umani sui tentativi di show a sfondo securitario-razzistico sia nel caso della tentata chiusura dei porti da parte del ministro Salvini che nel più recente caso dell’esecrabile e fallimentare progetto di deportazione dei migranti in Albania, in aperto contrasto col diritto europeo. Riaffermiamo la nostra fede indeclinabile nella Costituzione Repubblicana e nelle norme che tutelano i fondamentali diritti umani, in primis delle persone vulnerabili, le cui domande di asilo in Italia vanno accolte in ottemperanza all’art. 10, terzo comma della Costituzione italiana: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”.