Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia ( CRED) sostiene gli scioperi generali promossi per venerdì 29 novembre e venerdì 13 dicembre da varie sigle sindacali. A fronte del costante peggioramento delle condizioni di vita della classe lavoratrice, che vede l’Italia fanalino di coda assoluto in Occidente, è davvero tempo di una ribellione sociale generalizzata contro
disoccupazione, precarietà, povertà, omicidi sul lavoro e la cosiddetta autonomia differenziata. E’ tempo di rivedere a fondo i fallimentari patti con il neoliberismo e il padronato stabiliti trentadue anni fa dalle dirigenze confederali. Va affrontato il tema della limitazione del diritto di sciopero, di organizzazione e di lotta (vedi il famigerato disegno di legge 1660) e quello, purtroppo del tutto assente dalla piattaforma di CGIL e UIL, della guerra e dell’economia di guerra mentre in tutta Europa avanza la prospettiva sciagurata dello scontro frontale con la Russia voluto dalla NATO e dal complesso militare-industriale con i loro camerieri politici situati nelle destre e nel PD e prosegue l’altrettanto sciagurato appoggio al genocidio del popolo palestinese.