Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia si dissocia dalle inaccettabili e gravemente sbagliate dichiarazioni del presidente della Repubblica Mattarella, che ha paragonato la Russia al Terzo Reich. La guerra in Ucraina non puó essere liquidata come “guerra di conquista” e del tutto fuori luogo appare il riferimento all’”appeasement” di Monaco . Occorre inoltre ricordare che il popolo russo ha pagato con ventisette milioni di vittime la sconfitta di Hitler e del nazismo che senza il suo apporto non sarebbe stata possibile. Mattarella non ha dato solo prova di scarsa conoscenza della storia, ma rischia di alimentare in tal modo la pericolosa quanto patetica ondata revanscista di vari governi europei che non si rassegnano alla possibilità della pace che metta fine all’insensato massacro dei giovani ucraini e russi. Non c’è futuro per i popoli europei senza l’amicizia e la cooperazione con quello russo, la cui vittoria contro il nazismo celebreremo a maggio con l’Internazionale antifascista in occasione del suo ottantesimo anniversario. Il popolo italiano vuole la pace e purtroppo Mattarella ha perso malamente un’occasione per rappresentarne i sentimenti più condivisi e profondi.