Il CRED (Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia) in vista della conferenza ONU di New York del 17-20 giugno 2025
Il CRED accoglie con favore e sostiene con determinazione le posizioni espresse dalla Repubblica Popolare Cinese in seno alle Nazioni Unite e nelle sedi diplomatiche multilaterali e bilaterali, in merito alla difesa del diritto internazionale e alla soluzione giusta e duratura della questione palestinese.
Alla luce delle gravi violazioni del diritto umanitario internazionale e della drammatica situazione della popolazione civile nella Striscia di Gaza, riteniamo imprescindibile un’azione coordinata da parte della comunità internazionale che si fondi sul rispetto delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare le risoluzioni 242 e 338, nonché sulle misure provvisorie recentemente ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia nei confronti di Israele.
Il CRED. richiama l’attenzione sull’urgenza di:
• porre fine immediatamente a ogni azione militare contro la popolazione civile palestinese,
• revocare il blocco di Gaza,
• interrompere le attività illegali di colonizzazione in Cisgiordania,
• garantire la protezione del personale diplomatico e umanitario operante nei territori occupati,
• avviare un processo politico internazionale credibile e vincolante per l’attuazione della soluzione dei due Stati, basata sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale dello Stato di Palestina.
Alla vigilia della conferenza internazionale di New York del 17-20 giugno 2025, il CRED. si unisce agli appelli provenienti da numerosi Stati membri delle Nazioni Unite, in particolare dai Paesi del Sud Globale, affinché l’Assemblea Generale proceda senza ulteriori rinvii al riconoscimento pieno dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, nel quadro di un ordine internazionale multipolare, fondato sul rispetto del diritto e sull’uguaglianza sovrana degli Stati.
Solo attraverso un impegno giuridico e politico coerente sarà possibile costruire le condizioni per una pace giusta, duratura e condivisa nel Medio Oriente.