Il Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (CRED) condanna il golpe istituzionale portato a termine in Romania, dove un’inaccettabile decisione della sedicente Corte costituzionale, evidentemente ispirata da NATO ed Unione europea, vuole cancellare il voto popolare che aveva rivelato un notevole consenso per un candidato sensibile alle ragioni della pace, oggi più che mai necessaria. Si tratta di un evento estremamente inquietante trattandosi della prima operazione del genere, di tale portata, in un paese dell’Unione europea e conferma la crisi irreversibile della “democrazia liberale” in Europa e in tutto l’Occidente, dimostrata anche da ció che avviene in Francia e in Corea del Sud.